A chi lascio i miei libri italiani? Non m'importa più.
Ultimamente, ogni volta che sistemo le librerie a casa, mi viene un’esitazione: non so più a chi potrebbero essere adatti i miei libri italiani. Sono letture che parlano di politica, letteratura, eventi storici… insomma, libri che richiedono un po’ di testa. È sempre difficile decidere cosa farne. Spesso ho pubblicato annunci sui social per regalarli, ma nessuno mi ha mai contattata. O forse sì, una sola volta. Quando ho cominciato a studiare l’italiano, nel mio paese non c’era nessuna scuola che lo insegnasse. Sono andata perfino in chiesa, a chiedere se conoscevano qualcuno disposto a darmi lezioni. Mi hanno trovato un interprete che era arrivato nel mio Paese per lavorare con La Standa*. Lui prima lavorava in Cina, poi però hanno cambiato idea: il progetto è stato cancellato, e La Standa non ha mai aperto. Così lui ha perso il lavoro non solo in Cina, ma anche qui. Forse per questo era spesso di cattivo umore. Con lui ho studiato meno di un anno, e alla fine abbiamo litigato. Sì, pr...
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