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Visualizzazione dei post da agosto, 2025

Forse è solo una questione di fiducia in sé stessi

Ho intenzione di migliorare il mio italiano parlato, quindi dalla settimana scorsa sto cercando su alcune piattaforme di corsi online un coach di lingua. Mi hanno proposto circa dieci persone, tra cui italiani, cinesi, spagnoli e anche taiwanesi. Secondo me, la nazionalità non è molto importante, basta che sappiano parlare bene l’italiano e abbiano un metodo efficace per aiutare chi vuole imparare. Però, tra questi candidati, ho notato una persona taiwanese che vive in Francia, insegna italiano e altre cose. L’ho notata perché il suo livello di italiano è B2, come il mio, eppure chiede una tariffa molto più alta degli altri. Per questo mi è venuto un dubbio: anch’io ho il livello B2, ha senso pagare per migliorare il mio italiano parlato con una persona non madrelingua che ha il mio stesso livello? Non lo so, magari conosce un metodo molto efficace, magari sì… oppure magari anch’io dovrei provare a candidarmi per un posto da insegnante di italiano. Forse, in fondo, è solo una questione...

Vabbè...

Visto che da tanto tempo non parlo più italiano, ultimamente sto pensando di seguire un corso di italiano. Sono indecisa tra un corso online come iTalki, un corso di qualche Youtuber italiano e la scuola di lingua italiana a Taipei. Ho letto le scale di competenza linguistica sul sito di una scuola famosa. Hanno descritto gli obiettivi didattici di ogni livello… tutti sembrano molto ambiziosi… e più li leggevo, più pensavo che forse solo l’A1 sia adatto a me.

cambiano i mezzi, ma la curiosità no.

Stamattina in treno c’era un signore seduto vicino a me che fissava il suo smartphone: stava guardando un drama cinese. A una fermata è salita una signora e si è seduta accanto a me. Qualche fermata dopo, mentre mi preparavo a scendere, ho notato che la signora buttava l’occhio sullo schermo del signore, condividendo così la visione del drama. E poi, quando ho preso la metro per andare in ufficio, essendo strapiena di gente, non potevo fare a meno di guardare lo smartphone delle persone davanti a me. E ho pensato: un tempo si spiava il giornale del vicino, oggi è quasi inevitabile buttare lo sguardo, anche senza volerlo , sullo schermo dello smartphone di chi ci sta accanto.  Morale? Pago l’abbonamento ai trasporti, ma a quanto pare mi offrono anche lo streaming gratuito. 😹  早上搭車看到有人在瞄別人手機一起看節目,真像以前偷瞄別人報紙的人。 感覺是,你花月票搭車的錢,有可能還可免費看串流影音(有時候不用偷看,一個不小心就會看到)。

Ingenuità o Infiltrazione

Alcuni giorni fa, ho letto un sondaggio ufficiale mostra che il 36,7% di taiwanesi pensa che la Cina sia amichevole nei confronti della popolazione di Taiwan, nonostante ogni giorno invii velivoli militari minacciando di invadere.  Beh, non ho parola. O i taiwanesi sono troppo ingenui, oppure il lavoro di infiltrazione della Cina funziona troppo bene...  

La grammatica è essenziale

Vedo spesso su internet persone che discutono se sia necessario dare importanza alla grammatica quando si impara una lingua. A mio parere, per un principiante, è essenziale imparare la grammatica di base. In questo modo si è in grado di riconoscere una frase semplice, scriverne una con una struttura decente e leggere testi elementari. Per quanto riguarda gli argomenti più avanzati, ha senso approfondire la grammatica solo quando si ha un livello più alto, diciamo B2. In quel momento, per evitare malintesi o errori di comprensione, è fondamentale dare la giusta importanza alla grammatica. Solo quando si ha una migliore padronanza della lingua, approfondire i dettagli grammaticali più complessi ha un senso pratico per rispondere a esigenze specifiche. Insomma, è necessario dare importanza alla grammatica, ma è meglio seguire le diverse fasi dello studio. >>> Per esempio, ho imparato il periodo ipotetico e il congiuntivo imperfetto, ma non ho mai saputo come usarli bene. Non sono...

Lorenzo Baglioni - Canto Anch'io (No, tu no!) feat Iacopo Melio

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Se ti piace l'italiano, ti consiglio le canzoni di Lorenzo Baglioni. La canzone "Canto Anch'io (No, tu no!)" è di 9 anni fa, e all'epoca ha svelato alcuni fatti riguardo all'Italia.. Spero che la situazione sia migliorata oggi.  Ti consiglio di ascoltare le sue canzoni, perché canta con l'accento fiorentino e descrive molti fenomeni sociali. Una delle sue canzoni più famose si chiama "il congiuntivo"; tutti quelli che studiano l'italiano dovrebbero ascoltarla.  如果你喜歡義大利文,推薦你聽Lorenzo Baglioni的歌,他帶著fiorentino腔調,唱出許多社會現象。最有名的一首叫做il congiuntivo,每個學義大利文的人都應該聽一下。影片裡的歌是9年前的作品,唱著想出去玩但想到行動不方便的Iacopo,必需有點改變。 https://youtu.be/HtuMELyRVwk?si=MrFqP5KbRr5xnKYA

Il mondo è più grande di quello che immagino

Ieri sera, su Threads, sono rimasta sorpresa da una cosa che ho letto: una persona cinese (almeno, scrive sempre in cinese) ha affermato che già dal primo anno di scuola elementare aveva iniziato a leggere la Divina Commedia di Dante in lingua originale. E non solo: anche Guerra e pace, Cent’anni di solitudine… tutti in lingua originale. Mi sembra incredibile. Non è una questione di talento, ma di comprensione. Queste opere non sono facili nemmeno per molti adulti: prendiamo la Divina Commedia in lingua originale, è difficile perfino per tanti italiani, perché richiede molta esperienza di vita, conoscenza della politica fiorentina al tempo di Dante e anche del dialetto toscano... Ma una/o bambina/o di 6-7 anni e, per di più, non madrelingua? Incredibile.  E quando qualcuno le ha chiesto come facesse a leggere questi libri difficili in lingua originale, ha risposto che da piccola già sapeva usare il dizionario inglese e che, così, ha imparato anche a leggere il russo da sola. Alcuni...

Ricordi digitali

Ieri ho comprato un tablet Samsung e, mentre preparavo e trasferivo le app dal telefono al tablet e facevo alcune impostazioni, ho scoperto che la mia edizione gratuita di Evernote non funziona più: non si può nemmeno aprire se non si paga. Da più di dieci anni ci avevo messo dentro un sacco dei miei ricordi: diari, messaggi, persino alcune foto e le parole di un amico che volevo ricordare per sempre. Ma dopo aver cambiato telefono un anno fa, non ho più aperto Evernote… Ora uso Samsung Notes, e per questo non mi ero accorta che Evernote era diventata un’app a pagamento: altrimenti le tue note non sono più tue. Adesso sembra che una parte (dal 2013 al 2021) dei miei ricordi, esperienze, memorie, affetti… non sia mai esistita. È una cosa a cui penso spesso: quando tutto diventa digitale e tutto è online, basta un click per cancellare e boom, sparisce tutto… amicizia, amore, dati, memoria… Senza i ricordi a provare l’esistenza di certe cose, nessuno ti crede di averle mai possedute o vis...

Ho deciso di comprarmi un tablet

Ho deciso di comprarmi un tablet Samsung, per usarlo per fare esercizi e leggere le cose che ho discusso con l’AI. Il tablet ha uno schermo più grande rispetto allo smartphone, quindi è più facile da leggere e non devo più stare sempre a guardare il telefono. Un’altra cosa: con il tablet, in ufficio posso ascoltare i podcast con il mio gadget senza essere interrotta dal lavoro sul computer dell’ufficio. Ho scelto Samsung perché anche il mio telefono è Samsung, così tutto è più semplice. È un po’ pesante, ma non troppo, direi. Spero che, con l’aiuto del tablet, riuscirò a leggere e scrivere di più in italiano… anche se non so quando potrò tornare in Italia. Però penso spesso che, se uno si prepara bene, quando arriverà l’occasione la coglierà senza esitazioni e senza pentirsi. E anche se adesso da noi c’è una minaccia di guerra, chissà… forse vale la pena esplorare ogni possibilità. (Le parole che ho sottolineato significano che ho sbagliato e sono state corrette dall'AI.)

Quando non sei nei panni degli altri, non ti fa male la schiena

A dire il vero, Taiwan è un paese inconsapevole delle varie forme di infiltrazione dei suoi nemici, specialmente a livello linguistico. Per decenni, il popolo taiwanese è stato sotto l'autorità del Kuomintang, il Partito Nazionalista Cinese, che si ritirò a Taiwan nel 1949 dopo essere stato sconfitto. Le lingue locali sono state represse a tal punto che, nonostante gli oltre trent'anni di democratizzazione e quasi un decennio di governo di partiti politici taiwanesi, oggi il numero di giovani che sanno parlare la propria lingua madre è molto ridotto. Alcuni non sanno nemmeno di averne una. Anche le generazioni più anziane (quelle nate tra gli anni '50 che hanno frequentato la scuola dell'obbligo fin dalla sua istituzione) si sono abituate a non usare la propria lingua madre sin dall'infanzia. La scena più assurda e comune è vedere giovani presentatori dei programmi della televisione pubblica che intervistano persone anziane nella loro lingua, ma queste ultime rispon...

From tourist to critic

I read something on social media today about why tourists love Italy so much.  To answer this question, I’d say that Italy, at first sight, is fascinating. That’s why tourists — including me — keep going back. But if you get to know Italy more deeply, you start to see it with more clarity. Your perspective might even shift.  For example, I first went there in 1995, when I was working at the children’s book fair in Bologna. I had the chance to travel from the north to the south, but all in a short and somewhat rushed period. When I got back home, I started learning the language and returned in 1997 — and in many of the years that followed. I even stayed in Rome and Milan for longer stretches to attend language schools and study the language and other things that interested me. Over the years, I also made some friends. As I got to know the country better, I couldn’t help but criticize it — just as I do with my own. I remember the last time I did that (though it wasn’t really har...

Filo o Pro? È lo stesso.

In questi giorni si discute molto di una cosa: dopo il fallimento del voto di revoca di sabato scorso, quasi tutti i media stranieri descrivono Taiwan come un paese in cui, nonostante la minaccia quotidiana proveniente dalla Cina, la maggioranza del popolo ha scelto di conservare i legislatori pro-Cina. E quindi – concludono – i taiwanesi sono filo-cinesi. Questa interpretazione, però, ha fatto arrabbiare molti. In tanti dicono: “Abbiamo votato No, ma questo non significa che siamo filo-cinesi.” Beh, forse non importa nemmeno se sei filo-Cina o anti-Cina. Alla fine, il mondo ci vede per come ci mostriamo, e dopo il voto, è difficile negare che l’impressione lasciata sia quella: filo-cinesi. Un insegnante di inglese ha detto una cosa interessante: “Anche se nei reportage stranieri sembra che tutti ci descrivano come filo-cinesi, bisogna vedere bene le parole che usano. C’è una differenza: China friendly, cioè filo-Cina vuol dire ‘amichevole verso la Cina’, mentre pro-China, pro-Cina, è...